Un ottimo pasto, non può non prevedere un ottimo calice di vino. E la Toscana, si sa, è terra vocata alla produzione di famosi ed incantevoli rossi. Come quelli dei Conti Capponi di Villa Calcinaia, vignaioli a Greve in Chianti dal 1524, una tradizione che si tramanda da generazioni e generazioni, da secoli di cura e dedizione infinita alla terra e alle vigne.

Una tradizione legata alla produzione di Chianti Classico ricavato dai circa 30 ettari di vigneto specializzato, dove i Conti Capponi producono vini conosciuti ed apprezzati a livello internazionale fin dall'inizio del secolo XX ma rinomati fin dal Cinquecento.

Negli archivi della Famiglia Capponi si può infatti trovare tutta la documentazione che ne attesta una apprezzata produzione sin dal Rinascimento. Ad ogni vendemmia, la famiglia condivide le speranze, le preoccupazioni, l'orgoglio e l'impegno cha fa parte dell’arte immensa richiesta dalle vigne. Perché produrre vino, si sa, è molto più che semplice lavoro: è essere in simbiosi con la terra stessa, sentirne il suo respiro e trattarla come un’opera d’arte. Il Chianti Classico di Villa Calcinaia è l'espressione più vera delle tradizioni di questa terra e di questa famiglia, che si è rinnovata negli anni con tecniche e metodi che mettono al centro il rispetto per l’ambiente e l’uomo.

Villa Calcinaia è infatti già dal 2000 un’azienda a conduzione biologica: inizialmente sugli oliveti, estesa poi sui vigneti vecchi piantati tra il 1959 ed il 1975, e poi nella trasformazione del prodotto in olio e vino.

Il suo ricco e prezioso patrimonio di un proprio genoma viticolo ed olivicolo risalente alla fine del Diciannovesimo secolo, inoltre, viene propagato ad ogni nuova piantagione. Bere un vino così non è solo il perfetto coronamento di un pasto che ha i sapori del territorio, ma anche sublimazione assoluta del lavoro dell’uomo nel rispetto della storia e della terra.

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